Cima Tauffi Ligth Trail 2014 di Pietro Leoncini
E’ luglio, e a Fanano si corre il Cima Tauffi Trail. La zona mi piace, siamo nel bel mezzo dell’appennino tosco-emiliano. La gara più lunga è la 60Km con 4000m d+. Io scelgo di iscrivermi al percorso più breve, il Cima Tauffi Light Trail 35Km con 2200m d+.
Assieme a Lara, Alessandro (mio figlio) e Pandora (il nostro cane) decidiamo di andare in roulotte. Chiamo immediatamente il campeggio suggerito dal sito della gara ma mi dicono che i cani non sono ammessi. Cerco subito un’alternativa e la trovo a Montecreto: Campeggio Parco dei Castagni, piccolo ma molto accogliente (http://parcodeicastagni.it/ ). Chiamo e mi confermano la disponibilità di una piazzola e il libero accesso al cane. Perfetto! Si parte di venerdì mattina sul presto. Con molta calma arriviamo al campeggio, sganciamo la roulotte e allestiamo la piazzola. Pranziamo in veranda, al fresco. Nel pomeriggio andiamo a Fanano al ritiro pettorale, ci rilassiamo e aspettiamo il pasta party della sera. Abbondate cena a base di pastasciutta al pomodoro e vino rosso, dopo di che rientriamo al campeggio e ce ne andiamo a letto presto.
La mattina Alessandro e Pandora se la dormono tutta, mentre Lara mi accompagna in partenza.
Alle 7 il via. Parto in fondo al gruppo, oggi fa molto caldo, e l’obbiettivo è arrivare indenne in fondo alla gara, cercando di divertirmi il più possibile.
All’inizio del tracciato troviamo una strozzatura che costringe tutti, tranne i primi, a rallentare e camminare. Poco male. Prendo il mio passo e proseguo la lunga salita che porterà fino alla cima del monte Cimone a oltre 2000 metri di altezza. Cerco di bere e mangiare. Socializzo un po' con alcuni concorrenti della 60 km.
Lo strappo finale è veramente duro, ma altrettanto bello e affascinante. Arrivo in vetta, tocco la statua, faccio qualche foto e riparto corricchiando sulla cresta. Spettacolo. Alla mia destra la Toscana e a sinistra l’Emilia.
Saranno i panorami, l’adrenalina, o il fatto che in discesa sorpasso diversi concorrenti, fatto sta che mi scordo di bere e mangiare regolarmente e quando al Km22 arrivo al primo ristoro solido/liquido presso Rifugio Taburri, sono in piena crisi di stomaco. L’organizzazione ha allestito un vero e proprio banchetto nuziale, si può trovare veramente di tutto. Dal dolce al salato, dalla birra alla coca, ma purtroppo io non riesco a buttar giù niente, né di liquido né di solido. Inizio ad avere forti crampi allo stomaco. Mi devo sedere in posizione fetale per alleviare il dolore. Concentrandomi, cerco di rilassarmi. Dopo 5/10 minuti il dolore si attenua e riesco a mangiare un po' di crostata. Bevo coca cola, riempio la sacca idrica e riparto.
Di correre per il momento non se ne parla, cammino veloce e faccio fatica a respirare. La crisi non è passata del tutto. Passano i chilometri e avverto anche un leggero fastidio sotto al piede destro. Mi fermo a sostituire i calzini. Ma non cambia nulla. Si sta formando una bella vescica sotto al piede.
Stringo i denti e vado avanti. La discesa è lunga e i piedi mi fanno male. Il percorso mi porta dentro il campeggio vicino a Fanano, quello dove non accettano i cani, da qui mancano poche centinaia di metri.
Vengo passato a tutta velocità da un altro concorrente. Penso che voglia fare lo sprint finale e per scherzo (ma non troppo) m’ingarello con lui nell’ultimo strappetto prima dell’arrivo. Io sto per morire e questo in salita vola al triplo della mia velocità. Ci rimango malissimo. Mi sento veramente una schiappa. La strada spiana. Ultimi 100 metri. Provo a riprenderlo, ma deh, va troppo forte. Proprio mentre inizio a domandarmi cosa ci facesse uno così forte nelle retrovie, lo vedo alzare le braccia al cielo come se avesse vinto una gara. Penso che si stia esaltando per avermi battuto allo sprint. Mi sento importante. Intanto vedo che l’organizzazione gli sta preparando il nastro sulla linea del traguardo, proprio come si fa per i veri vincitori. “Che Ganzi questi della Tauffi Trail!, penso, festeggiano ogni corridore come se fosse il primo”. Allora mi preparo anche io al mio piccolo momento di gloria. Non ho mai buttato a terra quella sottile striscia di nastro. E’ la mia prima volta. Sono emozionato. Mi do una risistemata. Sorrido. Eccomi, bello come il sole, arrivooooo…o quella??? il nastro non c’è!!! Ma come?!? Non capisco, perché a lui sì e a me no??? Razzisti.
Mi fermo, e prima di andare a portare le mie remore all’organizzazione, faccio arrivare un po' d’ossigeno al cervello. Ragiono. Osservo. Il mio predecessore è circondato da tante persone che lo festeggiano. Mentre continuo a chiedermi del perché “lui sì e io no”, mi arriva all’orecchio la voce dello speaker: ”Complimenti a Matteo Lucchese vincitore della Cima Tauffi Trail”. Boia cane, questo ha fatto 60 km e 4000 d+ nello stesso tempo con cui io ne ho fatti 35 con 2200D+? un mostro!
La classifica ufficiale dirà che Io ho chiuso in 6 ore e 52 minuti, in 61 esima posizione.
Al ristoro finale mangio e bevo l’impossibile, compreso una bella birra offerta dall’organizzazione. E’ l’ora della doccia! Lara e Alessandro sono in piazza che mi aspettano. Vediamo assieme le premiazioni e facciamo ritorno al campeggio. Passiamo una bella serata, in tutta tranquillità, nella nostra roulottina.
La mattina seguente, con molta calma, smontiamo tutto e ripartiamo per casa.
Alla prossima.