ULTRA.....FINALMENTE di Alessandro Tonelli
La mia letterina a Babbo Natale 🎅 l'ho scritta dopo la UTLO di metà ottobre.
Il desiderio era quello di diventare ULTRA entro il 2019.
Fisso nella mia testa una data 24/12/19 sperando di arrivarci in discreta forma e con un clima decente ( non indispensabile comunque ) visto che la mia amata terra é molto fragile dal punto di vista idrogeologico. Indovinate.....ma la Liguria è ovvio.
Intanto mi alleno ( per modo di dire, visto che le mie uscite non sono mai piu' di una a settimana ) con il gruppo labronico dei Survival Trail Runners di cui faccio parte da circa due anni. Tanti trail autogestiti che mi permettono di avvicinarmi a questa distanza.
Approfittando delle feste natalizie la scorsa settimana riesco a fare due uscite.
La prima con il mio mentore Gabriele Ianett, esperto ultra runner che mi porta sui Monti Pisani ( un bel 37 km con circa 2000D+), la seconda con l’amico Riccardo Ageno, autentico genio del male per quanto riguarda i dislivelli.
E cosi’ accumulo in queste due uscite 61 km e circa 3000D+.
Il 23 dicembre faccio visita al mio fisioterapista di fiducia Maurizio Vannini per un massaggio leggero giusto per levare un po di scorie dalle gambe. Guardo le previsioni meteo e sono ottime.
Ok domani è il mio giorno.
Alla sera inizio a preparare meticolosamente il vestiario e il cibo da portare via.
Tiro fuori dalla scarpiera le mie vecchie Salewa con le quali ho iniziato a correre in maniera seria. Saranno loro ad accompagnarmi in questo viaggio. Glielo devo dopo oltre 1000 km di boschi, pietraie, fango e torrenti.
Anche la scelta della maglia non è causale.
Quella dei Survival la utilizzo nelle manifestazioni ufficiali e nei trail autogestiti. Per la mia piccola impresa scelgo quella che mi ha dato più emozioni visive quest’anno. E non ho dubbi che sia quella dell’Hannibal Sky Race.
24 dicembre 2019
Sveglia alle 6,45 con una bella colazione a base di caffè americano e fette biscottate con miele e mandorle.
La giornata è limpidissima ma fredda, quando esco di casa ci sono 6°.
Ore 8 salgo in macchina per raggiungere il luogo di partenza.
Musica a palla per caricarmi. AC/DC e The Doors.
Roba strong che spacca i timpani . Durante la corsa non amo ascoltare la musica, quella viene sostituita dai suoni di madre natura.
Arrivo al punto di partenza. Centro Sportivo Montagna accanto ad un luogo a me caro, lo stadio Alberto Picco.
Alle 8,20 inizia ufficialmente il mio personale Trail Golfo dei Poeti. Anche il percorso ha un suo perché’ trattandosi di una delle maggiori manifestazioni di Trail nella mia regione. Gioco in casa. Tutto sembra a mio favore……BUM e VIAAAA.
Dopo un primo km di asfalto si gira attraverso uno dei maggiori simboli dei Trail liguri : LE SCALE ( decine….centinaia….)
Attraverso il borgo di Coregna direzione Campiglia. Finalmente al 2 km si entra in territorio selvaggio attraverso il sentiero 527.
Dopo circa 5 km raggiungo Campiglia e sono salito già 400 metri. Dalla piccola piazza la vista spazia sul Mar Ligure mentre il sole è ancora leggermente nascosto dal suo promontorio.
Ora si va giù attraverso il discesone delle strade bianche e in un punto preciso ricordo ancora il primo incontro del 2017 con i Survival. Mi sfrecciarono davanti Riccardo e Carlo con i loro sandali. Gli promisi che mi sarei fatto sentire…. e mantengo sempre le promesse.
La storia con il gruppo Survival inizia proprio qui....quanti km....quante salite 😅
Il ricordo vola via e raggiungo Portovenere dopo 14 Km in poco meno di due ore. L’odore salmastro del mare freddo raggiunge le narici... che bella sensazione.
Primo rifornimento idrico, la temperatura si è alzata a 13°e quindi mi levo la maglia termica, in previsione di affrontare subito dopo la salita soprannominata “microonde”.
500 metri di salita con pendenza del 29%…..muretti a secco che in estate cuociono chi li attraversa ; fortunatamente oggi sono percorribili agevolmente… ma la salita è parecchio impegnativa. Si sale di altri 160 metri.
Finalmente raggiungo l’Alta Via delle 5 Terre (AV5T) per tornare verso Campiglia. Questo tratto è assolutamente spettacolare. Il percorso ci porta direttamente ad ammirare le scogliere a picco sul mare per un lungo tratto. Autentico must del Trail Golfo dei Poeti.
Raggiungo finalmente Campiglia ( siamo circa al 18° km ). Secondo rifornimento idrico. Gambe e testa girano a mille….. ( entusiasmooooooo !! direbbe la mia amica runner Caterina )
Attraverso single track e….. scale scale scale scale… raggiungo la Chiesa di S. Antonio dedicata a tutti gli Alpini.
C’è una piccola fontanella e malgrado le borracce siano quasi piene, le riempio fino all’orlo ( si apre un altro flash nella mia testa con le parole di un altra cara amica, la zia Cristina, che prima di affrontare la salita sul Faeta nei monti Pisani mi dice “ rinuncia a tutto mai all’acqua “ ).
Dopo la palestra nel verde raggiungo la località Telegrafo, passando vicino al Menhir del Diavolo ( sacro e profano si mescolano spesso nei Trail 😇😈 ), e qui metto in funzione la mia applicazione GPS in quanto entro in territorio sconosciuto.
Inizia una lunga discesa tecnica dove mi diverto parecchio...i km scorrono veloci 25...26...27...poi un lungo tratto pianeggiante con vista panoramica sulla prima delle Cinque Terre : Riomaggiore.
Incrocio il sentiero 501 che si inerpica in direzione Monte Galera quando all’improvviso al km 29 le mie gambe diventano due blocchi di marmo.
Ma come !!!! ... tutto sta funzionando a meraviglia e voi volete abbandonarmi così....keep calm.
Sono le 13 così decido di fermarmi e fare una pausa. Cambio di abbigliamento, generosa bevuta e pranzo a base di parmigiano e datteri.
Il percorso prosegue ancora in salita, un altro bello strappo di 150 metri ma l’energia è tornata a pieno regime fortunatamente.
Il giro originale ( 48 km ) prevede la deviazione per il Monte Galera e il paesino di Codeglia, evito di proposito questo anello calcolando ad occhio la sua percorrenza senza però compromettere la distanza per diventare ULTRA ( 42.195 mt ).
Siamo nei giorni più corti dell’anno, ho con me la lampada frontale nel caso dovessi fare più tardi... ma ci tengo a passare il Natale con la mia famiglia 😅 e quindi taglio per arrivare prima... inoltre un aperitivo pre natalizio mi attende con gli amici.
Dopo tante salite e migliaia di gradini mi ributto a capofitto nei sentieri coperti di foglie, le scarpe zampettano ancora in qualche residua pozzanghera poi come mi capita spesso finisco in crescendo.
I tanto agognati 42.195 metri li taglio presso una piccola chiesa .
Vedo lo stadio in lontananza, le temperature sono scese di nuovo.... ma l’eccitazione è troppo alta per fermarsi...corro ancora e chiudo la mia scommessa percorrendo alla fine 44 km con circa 2000D+
Mi do un cinque da solo e alla fine brindo in solitaria sui gradini che mi hanno visto partire alla mattina.... logicamente con una gran birra del nostro sponsor.
Il 27 dicembre alla riunione di fine anno del Gran Consiglio i Survival Trail Runners avranno un altro Ultra al tavolo. 👍🏃♂️
“Tonno” membro dei Survival Trail Runners 💛🐗🖤
Tags: Trail