Ultra Trail del Mugello 2018 di Pietro Leoncini
Scritto da Pietro Leoncini. Pubblicato in Trail
Dopo il CRO non ho più fatto gare di trail. Solo allenamenti e uscite con gli amici in autogestione. Con il passare del tempo la voglia di allenarsi diminuisce e per ravvivarla un pochino decido di iscrivermi ad una gara. Scelgo l'Ultra Trail del Mugello, 60 km e 3200 d+. L'ho corsa nel 2015 impiegando 10 ore e 24' con non pochi problemi ai piedi e di alimentazione. Da allora ho accumulato esperienza e molta più testa. L'obbiettivo è finirla in meno di 10 ore.
Parto sabato 28 aprile nel primo pomeriggio con Filippo Carloni che mi offre un passaggio.
Arriviamo a Badia di Moscheta e montiamo le tende. Andiamo a ritirare il pettorale, con relativo e abbondante pacco gara. Mentre passiamo davanti al bar locale incrociamo Riccardo Ageno (correrà la corta in ciabattine) e ci offre un bel birrino fresco. “Grazie Labronico!!!”
Pasta party alle 20, in branda alle 22 circa. La notte passa veloce e la sveglia suona alle 4:30. Colazione con torta di riso e redbull, vestizione veloce e sono pronto. Mi dirigo alla partenza pensando agli errori che ho commesso nel 2015, che quest'anno non voglio commettere: ritmo troppo veloce all'inizio e poca alimentazione.
Alle 6 in punto danno il via. Parto volutamente in fondo al gruppo. Imposto sul garmin un passo per chiuderla in 9 ore sapendo che nella seconda metà gara il rischio di rallentare è alto, cosi facendo cerco di guadagnare qualcosa nella prima parte. Mi alimento regolarmente e mi idrato ogni 20 minuti. Al primo ristoro idrico dei 7 km un gruppo di ragazzi fanno un baccano assordante e un tifo da stadio, l'adrenalina è a mille e grazie anche ai fantastici sentieri il ritmo è buono.
Al primo rilevamento del km 17 arrivo in 2 ore e 18 appena 3' in più del 2015. La gara prosegue su e giù in mezzo a bellissimi boschi di faggete e alcuni tratti in cresta.
Il personale di soccorso e i volontari sono disseminati ovunque e ad un incrocio trovo i fortissimi Cristina Carli e Federico Matteoli che dirigono i corridori nella giusta direzione e mi caricano tantissimo con il loro tifo.
Al km 23 presso Casa d'Erci, inizia la più lunga salita della gara. Al ristoro mangio e carico le borracce di liquidi.
Affronto l'ascensione con regolarità, senza strafare. Corricchio dove posso e cammino nei tratti ripidi. Passo il rifugio Valdicciolo (km 35) in 5 ore e 40', ancora più lento del 2015 di 15', ma non mi preoccupo. Si sale ancora ma dolcemente rispetto alle salite precedenti. Ho modo di correre. Arrivo nel punto più alto e sto bene di gambe e di testa. Ho voglia di correre e lo faccio. Corro tutta la discesa fino alla risalita che porta al Rifugio i Diacci al km 47, dopo un po' di sali scendi inizia una lunga picchiata che mi riporta in valle.
Sorpasso tanta gente, ma vengo anche superato. Quando mi dicono che manca 7 km guardo l'orologio. Manca ancora 45' allo scoccare delle 9 ore. Accelero e stringo i denti e ci provo. Arrivo stremato ma contentissimo a Badia di Moscheta in 8 ore e 57'.
All'arrivo sono stralunato ma soddisfatto della gara, quest'anno l'ho gestita bene. Rivedo Riccardo che mi fa i complimenti. Mi dirigo al pasta party ancora in tenuta da corsa, ho una fame incredibile e bisogna che mangi qualcosa. Al tavolo trovo Michele Grassini e consorte, ex endurista come me, che si è dato al trail. Facciamo due chiacchiere mentre mangiamo l'abbondante vassoio di cibo, pasta al pomodoro, arrosto con fagioli e crostata. Spolvero tutto e saluto.
Doccia e smontaggio della tenda, sono l'ultime fatiche di un week end pieno di soddisfazione sportiva e divertimento.
Ringrazio:
Filippo per la compagnia e la disponibilità
Tutti gli organizzatori e i volontari dell'Ultra Trail del Mugello
La mia fantastica famiglia, Lara, Alessandro e Gianluca
Gabriele per non essere venuto, se no mi toccava aspettallo e finivo in 13 ore.
Ciao alla prossima
Pietro
Tags: Trail, Leoncini
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