Equi terme a Tambura di Gabriele Ianett
Sabato 2 luglio 2016 ore 16:00 partiamo da Equi Terme con destinazione San Giuliano Terme. Il pomeriggio è molto caldo e dopo aver riempito le borracce ad Equi, imbocchiamo il sentiero CAI 192. Ci aspetta subito una bella salita con oltre 1000m D+ che ci porta prima sui bellissimi prati dei P.gi Baldozzana e poi sulla suggestiva Cresta di Capradossa. Quindi imbocchiamo il 187 che ci fa scendere fino al rifugio Donegani dove non ci facciamo mancare una birretta di rito. Al campeggio poco più avanti troviamo una fontana da cui poter fare acqua. Imbocchiamo il 178 e risaliamo in quota. Passo della Focolaccia e via su sulla Tambura dove ci aspetta un vento fortissimo ed un tramonto suggestivo che solo le Apuane possono regalare. Peccato che il meteo comincia a rovinarsi. Il forte vento ci ghiaccia il sudore addosso costringendoci a coprirci molto. Sui versanti coperti dal vento invece fa molto caldo e siamo costretti a spogliarci nuovamente. Scendiamo dalla Vandelli per poi risalire al Passo di Sella. Sulla salita io mi prendo una bella congestione, con tutte le conseguenze del caso. Arriviamo con molta sofferenza ad Arni dove speriamo di poter trovare un ristoro per alcune ore e superare il momento di difficoltà. Ma come ci dice una ragazza del luogo...abbiamo sbagliato posto! Non c'è nemmeno un bar...appena il tempo di capire dalle urla degli abitanti che l'Italia è stata eliminata ai rigori dalla Germania, mangiamo un boccone, riempiamo le borracce e dobbiamo ripartire...il sudore raffreddato dal vento ci fa venire freddo. Affrontiamo la notte sempre in mezzo alla nebbia ed alla solita alternanza di vento ed afa. Abbandoniamo Arni, proseguendo sul bitume. Andiamo a prendere il sentiero 10 che ci porterà a Campanice. Qui ci buttiamo sul prato e dormiamo una mezz'ora. Ripartiamo verso Fociomboli prima e rifugio Del Freo dopo (sentiero 129). Ci fermiamo per mangiare un boccone e fare il pieno delle borracce. Ripartiamo ed imbocchiamo il 125, poi 110 e 109 fino al Rifugio Alto Matanna dove ci aspettano i cani chiacchieroni. Il Bar è ancora chiuso. Sono le 6:30 del mattino. Pietro fa un microsonno appoggiando la testa sul tavolino. Ripartiamo scortati da uno dei cani indigeni, che ci fa strada in mezzo a mucche e cavalli. Finalmente imbocchiamo il 101 che costeggiando il Matanna prima e sfiorando il Prana dopo (ma essendo immersi nella nebbia, non abbiamo potuto godere di nessun paesaggio) ci conduce fino al Passo del Lucese, dove ad attenderci troviamo, oltre ad una leggera pioggerellina, uno dei membri della "recuperodeficenti s.r.l.". Decidiamo di fermarci quà perché non stiamo bene, il meteo non è dei migliori e tra pochi giorni ci attende una gara molto impegnativa. Sommando tutte le variabili decidiamo che non ne vale la pena. Il Viaggio Terme - Terme è solo rimandato...
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