Grande Trekking 2017 dal mare alla vetta 07/05/2017 di Mb70
Marina di Carrara mt. 0, Fontia mt. 350, Castelpoggio mt. 550, Passo della Gabellaccia mt. 895, Rifugio Carrara Campocecina mt. 1320, Foce di Pianza mt. 1289, Monte Sagro mt. 1753, Foce di Pianza mt. 1289.
Bellissima e singolare esperienza per una buona passeggiata e un discreto allenamento per me che devo riguadagnare la gamba dopo 5 mesi di stop per infortunio.
Singolare perché si parte dalla spiaggia di Marina di Carrara e salendo per ben 24 km si giunge in vetta al Monte Sagro cima delle Apuane che mostra a tutti i fianchi bianchi per lo sfruttamento delle celeberrime cave del marmo.
Singolare perché 80 atleti correranno il Trail in gara e ben 1400 persone saliranno al passo, ciascuno al suo e senza particolari vincoli e restrizioni.
Si parte alle prime luci della mattina e mi metto subito in modalità passo veloce, dopo i primi km si inizia la lunga salita prima su sentiero che costeggia la montagna e poi una volta passati per un paesino (Castelpoggio) in quello che mi sembra di aver capito si chiami il sentiero dell'amore (non sono sicuro). Questo è davvero un bel sentiero all'ombra di fusti alti, il passo è affaticato ma lo tengo bene, sudo alla grande ma procedo.
Arrivo al rifugio Carrara dopo circa 4h20', ho fame e dato che è sì un allenamento ma non una gara prendo il panino dallo zaino e lo polverizzo in un attimo, dopo mi accorgo di aver una gran voglia di una birra e così entro nel rifugio ma sono troppo impegnati e dopo 10 minuti di attesa riprendo la mia marcia.
Campocecina si apre con un prato bellissimo dove sarebbe bello stendersi a prendere il sole, ma non oggi, io continuo e tento di riprendere il mio ritmo.
Ultimi 3 km prima della vetta sono su pietra e costeggiano la montagna, il paesaggio è brullo all'avvicinarsi alla vetta, gli ultimi 2 km per la vetta sono duri, la stanchezza ora si fa sentire sui quadricipiti e inoltre la benedetta vetta è lì è lì ma poi c'è ancora da salire.
Passa una nuvoletta e ci inghiottisce, la temperatura picchia e inizia a piovere, il tempo di mettere il kway e ho le mani rosse come due gamberi per il freddo (i guanti sempre nello zaino!), finalmente la cima con molta soddisfazione e senza panorama a causa della nuvola ma tant'è.
Scatto comunque la foto di rito per immortalare il momento, piccola o grande una cima la si deve sempre ricordare, è come un tentativo che l'uomo fa per avvicinarsi al Supremo e poi non credo farò 2 volte la stessa cima.
Mi metto in cammino per il ritorno ma con grande calma, o meglio non sono uno stambecco e l'accoppiata pietra liscia bagnata in discesa con fango per me è il non plus ultra e infatti le mie natiche toccano il suolo per ben due volte.
Alla fine si arriva a Foce di Pianza dove è allestito un favoloso stand e allora panino con porchetta e birra non possono mancare!
Cerco un passaggio per ritornare...salgo su un'auto dell'organizzazione e dopo 40' sono a Carrara, lì prendo l'autobus e torno a Marina e infine l'auto per fare ritorno a casa dove entro alle ore 18 ringraziando la moglie per la domenica extra!!
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