Il nostro condottiero Tonno, all’anagrafe Alessandro, autore anche di un articolo su questo blog, non poteva festeggiare meglio di così il suo compleanno, organizzando un bellissimo TA (trail autogestito) Survival nel parco delle Cinque terre, nei limiti imposti dalle regole in vigore per il contenimento del Covid-19.
Un BIRTHDAY TRAIL ad anello sul promontorio di Monterosso al mare (SP) con partenza e ritorno dal Santuario nostra Signora di Sovia.
Un TA, quindi, sui sentieri a nord di Monterosso nel parco, così non abbiamo problemi di cacciatori, tra mare e boschi ricchi di castagni e corbezzolo, resi magici sia dal tempo atmosferico (nebbia e nuvole basse) che dai colori autunnali .
3 belle salite toste e una discesa tecnica in partenza, dove, senza grip, con le mie scarpe, ho veramente faticato a restare in piedi!
Ma ecco i dettagli della splendida mattinata.
Dal Santuario di Soviore si parte con una discesa di 2,5 km (d- 500 m), quella già citata, che ci porta nel cuore del paese di Monterosso. E senza grip risottolineao che è stato un calvario… Per fortuna l’unico di tutto il giro, perché il resto del percorso il fondo mi permetterà di correre piacevolmente. Attraversiano Monteresso, percorrendo la passeggiata che costeggia la spiaggia fino alla Statua del Gigante.
Qui inizia la prima salita, impegnativa, ma io, sono per le salite e me la godo. Da qui imbocchiamo il sentiero per Punta Mesco da dove ammiriamo la costa e ci riposiamo qualche minuto scattando foto.
Una puntata anche ai ruderi dell’Eremo di S.Antonio del Mesco fondato dai monaci Agostiniani nella metà del XIII secolo, proprio sul promontorio a picco sul mare che separa i comuni di Levanto e Monterosso e, questo, non esclude che possa essere stato utilizzato anche come punto di avvistamento e segnalazione. Il monastero fu abbandonato nel XVIII secolo.
Per noi una foto e via…
Iniziamo a correre nella parte più bella del percorso con il mare a sinistra attraverso dei mangia e bevi nervosi, impegnativi e, sopratutto, divertenti.
È così ci avviciniamo a Levanto per imboccare una salita che ci porterà di nuovo dentro il bosco… E che bosco! Tutti castagni e corbezzolo.
Qui dopo un single track piuttosto lungo ci prepariamo ad affrontare una nuova salita impegnativa a cui segue una ripida discesa tecnica con diverse radici sporgenti ma fattibile e corribile. Siamo già al km numero 16… Si tira il respiro e comincia il conto alla rovescia per il ritorno alla macchina ma….
Ci rituffiamo dentro il bosco, per scoprire che ci aspetta ancora una salita impegnativa, dobbiamo scalare e poi ridiscendere il Monte Crocettola con i suoi d+200 m. in appena 1 km ma le sfide sono entusiasmanti e aggrediamo anche questa pettata consapevoli che una volta scollinati c’è la base e sopratutto il dolce del Tonno….
#pellerun & #pelletrail
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